L’attestazione della prestazione energetica può riferirsi a una o più unità immobiliari facenti parte di un medesimo edificio. All’Attestato di Prestazione Energetica si aggiunge l’Attestato di Prestazione Energetica convenzionale, esplicitamente previsto per dimostrare il duplice salto di classe dell’edificio in seguito alla realizzazione degli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica.
L’Ape riferita a più unità immobiliari è un caso molto raro: può essere prodotta solo qualora esse abbiano la medesima destinazione d’uso, la medesima situazione al contorno, il medesimo orientamento e la medesima geometria e siano servite, qualora presente, dal medesimo impianto termico destinato alla climatizzazione invernale dal medesimo sistema di climatizzazione estiva (se presente).
L’Ape riferita all’intero edificio va prodotta per interventi che fruiscano dell’ecobonus con aliquota al 75%, interventi che interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo e che conseguono almeno le qualità medie di prestazione energetica. Questo documento, detto “convenzionale” è introdotto solo a fini fiscali, ed è richiesto nelle situazioni prima e dopo l’intervento, per dimostrare il raggiungimento dei requisiti richiesti. È richiesto l’Ape convenzionale, riferita all’intero edificio nella situazione prima e dopo i lavori, per interventi che fruiscano del Superbonus.
Per la redazione degli Ape convenzionali si considerano i servizi energetici presenti nella situazione ante-intervento e tutti i valori si calcolano a partire da quelli delle singole unità immobiliari. In particolare, l’indice di prestazione energetica dell’intero edificio è determinato come media ponderata sulla superficie utile degli indici delle singole unità immobiliari.