Approvato l’accompagnamento e l’assistenza Cariplo al progetto di rivalorizzazione culturale del patrimonio archeologico brembano.
Con il bando “Bei Luoghi” Fondazione Cariplo intende supportare gli Enti del Terzo Settore e gli Enti pubblici locali nell’ideazione e definizione di progetti di rigenerazione urbana a base culturale coerenti, sostenibili sul lungo periodo e integrati con i piani di sviluppo dei contesti in cui si collocano. Il Comune di Zogno, grazie al sostegno della Fondazione Cariplo e di Briane, fa parte dei dieci progetti finanziati dal bando e volti a sostenere il patrimonio culturale ed ambientale dei Comuni della Lombardia.
Il patrimonio archeologico brembano
L’Amministrazione comunale di Zogno intende realizzare un “Museo archeologico e dei fossili” presso la casa del custode di Villa Belotti, realizzata nel 1906 e ormai in disuso. Il percorso di accompagnamento finanziato da Fondazione Cariplo permetterà la formazione del gruppo di lavoro e il coordinamento del progetto di recupero dell’immobile. La raccolta museale sarà composta da reperti rinvenuti nei siti di Endenna e Poscante oltre ad attrezzature digitali per un’esperienza immersiva e con un laboratorio didattico attrezzato con postazioni multimediali, da mettere in rete con le associazioni per l’inserimento in itinerari culturali e naturalistici della Val Brembana. La ricchezza e il buono stato di conservazione degli esemplari fossili rendono il sito paleontologico tra quelli di maggior interesse a livello europeo per il periodo Triassico, pur necessitando di uno spazio in cui essere fruiti dal pubblico.
Il sito
Per poter dare vita a questo nuovo polo museale sono necessarie importanti opere di restauro e risanamento dell’immobile, compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche ed alcuni interventi di efficientamento energetico. L’edificio individuato appartiene alla villa storica (di cui svolgeva per l’appunto il ruolo di alloggio per il custode) che attualmente ospita la Biblioteca Comunale e la Casa Museo di Bortolo Belotti. Realizzata nel 1906 dall’architetto bergamasco Giovanni Barboglio, si trova all’interno di un vasto parco pubblico posto nel centro storico dell’abitato di Zogno. Il percorso finanziato da Fondazione Cariplo è mirato ad accompagnare l’iter progettuale dell’intervento, un primo passo per l’effettivo sviluppo dell’area e per la ricerca di ulteriori risorse per la realizzazione dell’intervento.
La ristrutturazione
La riqualificazione completa della casa del custode, in caso dell’ottenimento di ulteriori risorse, permetterebbe di completare la rigenerazione urbana dello spazio storico di Villa Belotti tramite l’efficientamento energetico, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rifacimento degli impianti e del sistema di connessione Wi-Fi e l’allestimento di due sale (archeologica e laboratorio). I lavori di riqualificazione comprenderanno anche i lavori esterni nel parco, tramite un restauro dei vialetti d’ingresso e la loro illuminazione, elementi di arredo per la fruizione didattica esterna.
Il territorio
Il Museo archeologico e dei fossili si inserirebbe poi in una rete di siti naturalistici riconosciuti situati nelle vicinanze, come il Museo della Valle, le Grotte delle Meraviglie, il Museo di San Lorenzo, il Museo delle Scienze Naturali di San Pellegrino e le Grotte del Sogno di San Pellegrino, favorendo l’ampliamento della rete di fruizione turistica locale. Riqualificando l’edificio e creando un museo archeologico e dei fossili, si attrarranno nuovi turisti culturali, creando nuove opportunità di lavoro in connessione con le altre attrazioni culturali e turistiche della Valle Brembana con un elemento di storia difficile da trovare in Bergamasca. L’Amministrazione comunale di Zogno ha investito negli anni attraverso risorse proprie e contributi nel recupero del patrimonio storico e culturale locale, restituendo alla comunità spazi ed elementi caratteristici della propria identità. Il percorso di supporto finanziato permette lo sviluppo e l’implementazione progettuale di un ulteriore importante tassello della storia locale.