In merito alle ultime novità inerenti al Superbonus e alle sue scadenze, numerosi imprenditori e richiedenti evidenziano ancora alcune problematiche inerenti al progetto.
Le scadenze
La data del 30 giugno 2022, posta come termine ultimo per i lavori (con la deroga del 31 dicembre 2022 per gli edifici plurifamiliari), risulta troppo vicina. In quest’ottica infatti bisogna considerare che nei condomini le decisioni sono prese dall’insieme dell’assemblea, ma proprio per questa natura e complicanze, tra i primi prospetti, le votazioni e l’effettivo via libera dei lavori possono intercorrere diversi mesi.
Ma una proroga al 2023 (prefigurata a parole da fonti governative) non sarebbe sufficiente, poiché c’è l’ulteriore criticità posta da diversi istituti bancari, i quali potrebbero non impegnarsi ad acquistare crediti relativi a lavori da completare o eseguire nel 2022. Per le banche infatti si potrebbe trattare di una “scommessa” non sicura, per via del finanziamento. Difatti le voci ripromesse dal Pnrr (ovvero il finanziamento tramite le risorse provenienti dal Recovery Fund successive all’impegno di fondi nazionali fino al 31 dicembre 2021) devono ancora ottenere il consenso da parte della Commissione Europea, non fornendo quindi una piena certezza fin da ora.
Le spese
Sono stari rilevati inoltre aumenti dei prezzi dei materiali per l’edilizia (dall’acciaio al polietilene), provocando a ruota una serie di mancanze da parte delle ditte fornitrici sul rispetto delle consegne. Diverse imprese di costruzione, per tanto, hanno deciso di muoversi solo in base a preventivi con validità di dieci giorni, per scongiurare rialzi. La commissione delle Attività Produttive presso la Camera ha inoltre rilevato un aumento del costo dei noleggi, risultato raddoppiato negli ultimi tre mesi.
Limiti territoriali
È vero inoltre che, date le peculiarità degli interventi, molto più complessi e meticolosi, in diversi territori e specialmente nelle province la calendarizzazione è già completa fino al 2022, a causa dei limitati numeri di aziende e professionisti locali. Oltre ai lavori veri e propri infatti non bisogna dimenticare le precedenti fasi di controllo, verifica sullo stato dell’immobile, i capitolati, gli studi di fattibilità e le diagnosi energetiche.
Le pratiche
Tuttavia, si registra un aumento delle pratiche. Nel solo mese di aprile si è passato infatti delle 7mila pratica alle 13mila. Un incremento rilevante, sebbene, specialmente per quanto concerne i condomini, sia necessario un incremento ancora maggiore.