Gli alunni del Comune lombardo potranno condividere a tempo pieno le proprie attività ludiche e formative senza turnazioni grazie ai nuovi spazi.
La realtà scolastica ad Urgnano
Presso il paese bergamasco di Urgnano, caratterizzato da una costante crescita demografica, è presente il Campus Scolastico cittadino, al quale si accede da via dei Bersaglieri 68 e da via Carnovali 73, comprensivo dell’Istituto Comprensivo “B. Colleoni” costituito a sua volta dalla Scuola Secondaria di I° grado, dalla Scuola Primaria “Don Sturzo” e dalla Scuola d’infanzia. Questo pregiato complesso tuttavia mantiene alcuni problemi strutturali, specialmente a fronte dell’aumento di allievi costante, che rendono necessaria la sostituzione dell’attuale mensa. In collaborazione con Briane, l’amministrazione ha quindi manifestato il proprio interesse per la predisposizione di un intervento coerente con le linee del PNRR in materia di edilizia scolastica all’interno degli avvisi predisposti dal Ministero dell’Istruzione, in attuazione del DM 2 dicembre 2021 e preliminare alla formazione del prossimo Programma Regionale Triennale di Edilizia Scolastica. Attualmente il servizio mensa scolastico viene svolto nel refettorio realizzato all’interno della Scuola Secondaria. Le prescrizioni dovute alla pandemia per la stagione 2021-2022 avevano già reso evidente l’inadeguatezza di questo spazio e da questa esigenza nasce il progetto attuale.
Il progetto strutturale
È stato presentato un progetto volto a realizzare un nuovo edificio dedicato a refettorio da posizionare nel giardino a nord, in un’area di circa 1.360 mq, posto tra la palestra della scuola primaria e l’odierna mensa scolastica. Questa nuova struttura sarà realizzata con elementi prefabbricati, moderni e performanti, pur mantenendo la linearità e verticalità delle strutture circostanti. Fondamentale la gestione delle prestazioni termiche, compresi i serramenti e l’ombreggiamento tramite frangi-sole esterni. Il collegamento alla centrale termica della scuola Secondaria sarà garantito da un cavedio interrato che sfrutterà in parte il vespaio esistente della scuola secondaria. Al fine di garantire più spazio possibile al servizio mensa il nuovo edificio sarà costituito da un open space, con al centro un corridoio per lo “smistamento” degli studenti, che giungeranno dai due lati opposti della struttura. Sia le passerelle coperte per l’accesso alla mensa che gli eventuali macchinari che permetteranno l’efficientamento energetico della struttura avranno un basso impatto visivo.
La vision del progettista Silvano Zanoli
«Progettare una mensa oggi significa dedicare degli spazi importanti per delle funzioni che vengono utilizzate in un ristretto spazio temporale, ovvero quel paio di ore necessarie per il pranzo, mentre per il resto del tempo lo spazio rimane vuoto. Quindi la progettazione mira a rendere gli spazi polivalenti e disponibili anche per altri usi. L’abbiamo studiata ed immaginata con la caratteristica di una pianta aperta, ovvero senza interferenze di pilastri all’interno dei saloni. Una versione abbastanza semplice, con una composizione di elementi prefabbricati sulla quale abbiamo lavorato cercando di dare comunque un gusto estetico, con un modello architettonico che si inserisse in maniera soft all’interno di un contesto già urbanizzato. Variandolo, rispetto al resto del Campus, con un tocco di colore e allo stesso una caratteristica di modernità, privilegiando una struttura innovativa dal punto di vista degli impianti. Un progetto che comprende tecnologie all’avanguardia nel campo dell’efficientamento energetico, dal sistema fotovoltaico all’illuminazione a led fino al riscaldamento a basso costumo, ovvero tutti accorgimenti che la rendono “risparmiosa”. Tornando all’impatto sui ragazzi e la comunità, abbiamo previsto di usare come colorazione le sfumature del mattone, della terra, evitando “grigi”, permettendole così di distaccarsi dai fabbricati attorno. Vogliamo una struttura condivisibile e giocosa per i ragazzi, sia all’interno che all’esterno, nel pieno delle potenzialità del Campus. Il Polo di Urgnano è senz’altro tra i più pregevoli e belli, perché in un unico grande spazio raccoglie sia le classi scolastiche sia le strutture sportive e certamente questa mensa potrà dare supporto non solo alla scuola ma anche al territorio».
Le motivazioni del sindaco Marco Gastaldi
«In collaborazione con lo studio Briane si è individuato il metodo per collimare le esigenze locali con gli obiettivi proposti dal PNRR. L’elaborazione delle intenzioni progettuali si è concretizzata nell’ottenimento dei finanziamenti per due interventi, coerenti con le missioni proposte. Questi sono: il progetto per il nuovo refettorio e la riqualificazione della palestra della scuola primaria. L’attuale refettorio è sottodimensionato rispetto alle esigenze del moderno campus scolastico nel quale, per una avveduta scelta passata, sono ricomprese la scuola materna, la primaria e la secondaria. Le dinamiche sociali odierne, infatti, l’esigenza di rendere anche la fruizione del pasto un momento educativo e la necessità di sostenere le famiglie dove entrambe i genitori lavorano, trovano un limite nell’obbligo di fare due o più turnazioni del servizio mensa, implicando anche un inevitabile disagio nella gestione dell’orario del plesso scolastico. I progetti finanziati permetteranno di superare questa inefficienza, gestendo così la mensa della scuola in un’unica turnazione, riordinando l’attività scolastica. Come corollario dell’investimento, l’attuale refettorio potrà essere usato per ampliare il numero di aule delle scuole e per realizzare dei laboratori, ottimizzando quindi gli spazi. La nuova struttura adibita a refettorio sarà energeticamente all’avanguardia, dotata di pannelli fotovoltaici e completamente coibentata, comportando un approccio green ed ecosostenibile nonché un notevole risparmio di risorse pubbliche. La riqualificazione della palestra verterà su due linee guida: energetica e strutturale. Quella energetica permetterà di ricondurre un ambiente, per sua natura energivoro, in un campo sostenibile ed ecocompatibile, coerente con il tipo di messaggio educativo che vi si concretizza. Quella strutturale, consolidamento antisismico, restituirà un ambito sicuro e rinnovato, capace di affrontare un nuovo periodo ludico-educativo. Avere centrato due obiettivi come quelli presentati permetterà di dar lustro ad uno dei centri socioeducativi del territorio, fondamentale per la struttura connettiva urbanistica e la difesa di un luogo che accolga i ragazzi in un ambiente di crescita di cui possano usufruire sia in ambito scolastico che sportivo».